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Regime OSS UE: come importare facilmente ordini con Iva paesi europei
Regime OSS UE: come importare facilmente ordini con Iva paesi europei

Guida alla opportuna configurazione necessaria al fine di importare correttamente gli ordini di privati europei in regime iva OSS UE

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Scritto da startyerp
Aggiornato oltre una settimana fa

Se sei un merchant che vende online b2c nei Paesi europei, attraverso il tuo sito internet oppure attraverso marketplace come Amazon, eBay, Zalando, ecc. (in assenza di logistica nel paese di destinazione), puoi scegliere di aderire al regime IVA OSS con il vantaggio di effettuare dichiarazioni trimestrali solo nel Paese di residenza della tua azienda per tutte le vendite che effettui in Europa. Potrai versare l’IVA dovuta derivante da queste vendite nei vari Paesi Ue direttamente all’autorità di riferimento in Italia.

Per maggior dettagli su Regime OSS, ti consigliamo di consultare la seguente pagina direttamente nel sito dell’AdE.

Per la configurazione di Starty ERP ti elenchiamo di seguito una serie di consigli per la configurazione più idonea al fine di importare in modo massivo e puntuale gli ordini da bindCommerce, pronti alla immediata fatturazione massiva automatica.

Tipo documento:

va creato un tipo documento specifico per gli ordini di vendita che sarà utilizzato in modo automatico quando, importando ordini da bindCommerce, troveremo ordini di BP europei senza partita iva che non siano censiti come B2B;

tale tipo documento va specificato nella form di configurazione import ordini da bindCommerce, come “Tipo documento ordini esteri”:

questo tipo documento dovrà prevedere di avere un tipo “Ricevuta di vendita” dedicata.

Registro iva:

dovrà essere creato un nuovo registro iva relativo a queste vendite, che comprenderà solamente i documenti ricevuta fiscale (che provengono dalla fatturazione automatica degli ordini di cui il punto precedente). La particolarità di questo registro Iva è che NON deve essere inglobato nella liquidazione Iva, con riferimento quindi all’apposito flag.

Ai fini della comunicazione trimestrale iva da versare si farà riferimento alla stampa di questo registro iva, che esporrà ogni aliquota (per le quali si consiglia la formulazione di un nome contenente anche la sigla della nazione) i totali da versare. Ovviamente anche l’analisi fatturato presente nel menù documenti è utile a questo scopo. È filtrabile per data e tipo documento, espone per ogni riga venduta oltre alla aliquota Iva anche la Nazione in chiaro per maggiore controllo.

Aliquote iva:

La codifica delle aliquote IVA e le loro dipendenze è fondamentale per la corretta attribuzione automatica.

Prima di tutto il nome dell’aliquota: è il valore che apparirà nel registro IVA e nelle analisi. È fondamentale che il nome dell’aliquota vi permetta di riconoscere l’attribuzione della stessa:

PS.- è consigliabile associare un conto "iva vendite OSS" al fine di ottenere in automatico la contabilizzazione su un conto separato di tali vendite!

Con quale logica, in fase di importazione ordini, viene attribuita la corretta aliquota?

La corretta attribuzione dell’aliquota IVA ad una riga di ordine in fase di importazione viene attribuita con una serie di ricerche in cascata:

1) per prima cosa verrà ricercato se nel BP di questo ordine vi è codificata una aliquota o esenzione particolare. Per gli ordini che vengono importati dal web e creati in fase di import, questo è un dato nella stragrande maggioranza dei casi inesistente e quindi ci si aspetta che la ricerca non produca risultati e si passa quindi allo step successivo.

2) Dopo la ricerca precedente il sistema andrà a vedere all’interno dell’anagrafica del prodotto con i seguenti scenari:

a) Se nell’articolo è definito una “aliquota” per la “nazione” del cliente dell’ordine (vedi nuova page Aliquote per Nazione”), usa quella.

In difetto passa al punto 3.

b) Se nell’articolo è definito una “imposta vendite” (campo di testa), e l’aliquota ha definito, nella sua page aliquote per nazione, un’aliquota per la nazione del cliente dell’ordine, usa quella. In caso contrario passa al punto 3.

c) Qualora l’articolo non avesse né una “imposta vendite” (campo di testa), né una riga di aliquota per la nazione dell’ordine si passa al punto 3.

3) Viena applicata la aliquota per nazione, definita nella aliquota identificata come default, se non c’è, si passa al punto 4.

4) Viene applicata la aliquota identificata come aliquota di default.

Come fare ad ottimizzare il tempo dedicato alla codifica corretta delle aliquote?

Si consideri che attualmente in Europa vigono diversi scaglioni di aliquota, definiti anche:

Standard (S); Ridotta 1 (R); Ridotta 2 (R2); Super ridotta (SR) e Zero (Z). Ma non tutte le nazioni le hanno adottato la stessa segmentazione e hanno la stessa varietà di aliquote. Per esempio, se in Italia vige oggi come aliquota “Ridotta 2” il 5%, non esiste un corrispondente in Lussemburgo e soprattutto, non è detto che tutti i prodotti che in Italia assumo la nostra aliquota “Ridotta 2”, abbiamo una stessa corrispondente in Lussemburgo. Si dovrà quindi per forza fare delle specifiche per prodotto!

Il ragionamento che va fatto è basato sull’analisi di cosa la vs realtà vende e dove la vende al fine stabilire la logica di codifica.

Riepilogando, possiamo dire che:

  • se io commercio con prodotti che vengono scambiati in Italia ed i Europa con la aliquota standard (22 in Italia) è sufficiente popolare la tabella per nazioni nella aliquota 22% usata in Italia e che essa sia flaggata come aliquota di default.

  • Se io commercio con prodotti con aliquote differenti (tipo la sia la standard che la ridotta) e ho la certezza che per le nazioni di destinazione per i prodotti che commercio vi è una unica corrispondenza, posso limitarmi ad avere nella testata del prodotto l’iva 10% (per Italia) e arricchire l’aliquota iva 10% con le corrispondenti per nazioni e così via per le altre.

  • Se invece, prendendo in considerazione i prodotti che tratto, con l’aliquota IVA ridotta in Italia al 10%, nel paese di destinazione per esempio Finlandia, qualche prodotto va attribuito il 14 e ad altri il 10, sono costretto a specificare l’aliquota di applicazione per ogni articolo nazione.

Devo codificare l’aliquota per prodotto, come fare a velocizzare il più possibile il data entry?

Per accelerare l’operatività è creato un nuovo tracciato di import dinamico.

Questo un esempio del file Excel da creare per una importazione massiva (attenzione al formato nazione, deve essere in codice ISO):

Per maggiori dettagli sullo strumento di importazione vedi il seguente link

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